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S T R E N N A

DEI ROMANISTI

NATALE DI ROMA

1998

ab U. c. MMDCCLI

ARRIGHI - BARBERITO - BENOCCI - BIANCINI - CARDELLI -  CECCARELLI - CECCOPIERI - COCCIA - D'AMBROSIO - DELPINO - DEL RE - ESCOBAR - FAITROP PORTA - FLORIDI - G. HARTMANN - J. BIRKEDAL HARTMANN - LEFEVRE - LOTTI - MALIZIA - MANCINI - MARIOTTI BIANCHI - MASETTI ZANNINI - MERLO - MICHEL - OLIVA - ONORATI - PAGLIALUNGA - POCINO - RAVAGLIOLI - RUSSO BONADONNA - SANTINI - SCARFONE - SISINNI - STACCIOLI - TAMBLÉ - TEODONIO - TRASTULLI - VERDONE - VIAN

EDITRICE ROMA AMOR 1980

 

Compilatori:

MANLIO BARBERITO
RENATO LEFEVRE
ANTONIO MARTINI
FRANCO ONORATI
ETTORE PARATORE
FRANCESCO PICCOLO

Coordinamento e impaginazione

FRANCO PEDANESI
EMANUELA PEDANESI

@) EDITRICE ROMA AMOR 1980


MMDCCLI

AB VRBE CONDITA

"Accogliendo l'invito di Manlio Barberito, presidente del Gruppo, nel pomeriggio di mercoledì 3 dicembre 1997 il Capo dello Stato è intervenuto alla consueta riunione mensile dei Romanisti. Accompagnato dal Segretario Generale della Presidenza dott. Gifuni e da altri suoi Consiglieri, il Presidente della Repubblica si è trattenuto a lungo e con grande affabilità nel Salone Rosso del Caffé Greco, rispondendo con simpatia ed animo da romanista all'indirizzo rivoltogli. All'illustre ospite è stato fatto dono di una copia della "Strenna" degli anni 1996 e 1997 e dell'annata 1996 de "L'Urbe". Dell'intervento dell'onorevole Scàlfaro viene pubblicato la sintesi curata dall'Ufficio per la Stampa e l'informazione della Presidenza della Repubblica" .

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Il Presidente della Repubblica riceve la Strenna dalle mani del Presidente dei Romanisti Prof. Manlio Barberito e dal Dott. Antonio Martini segretario del Gruppo.


Il Presidente della Repubblica

Oscar Luigi Scàlfaro incontra i Romanisti

    L'incontro al Caffè Greco con i Romanisti è un appuntamento che il Presidente Scàlfaro sente molto e al quale partecipa, sempre, con grande piacere perché, come ha egli stesso sottolineato all'inizio del suo intervento:

"Mi onora di venire qui con voi.
"Ho una grande ammirazione per quello che fate,
"un'ammirazione per la passione che avete. "

    Una passione per Roma condivisa dal Capo dello Stato e ancora fortemente avvertita, sebbene egli viva nella capitale da 52 anni, anche perché le vicende, i tempi, gli impegni della politica non gli hanno consentito di poterne godere appieno, come avrebbe voluto. E ha spiegato:

"Quello che provai all'inizio, fu una cosa strana,
"perché chi viene dalla periferia si sente persona di periferia,
"guarda la capitale con soggezione.
"Come sono arrivato a Roma, passati i primi tempi
"- credo che non era passato un anno -
"nel momento in cui rientravo a Roma
"(ero in albergo, non avevo casa, un alberghetto che non c'è più)
"sentivo l'animo di chi torna a casa.
"lo ho notato dentro di me questa trasformazione;
"I'ho notata con piacere, ma anche con una certa meraviglia,
"perché questo non mi era capitato per nessuna città.
"Forse non saprei esprimere bene - ha aggiunto -
"la serie dei sentimenti, delle ragioni;
"però, questo fu un primo passo che ho sentito moltissimo.
"E' stato anche un passo - per me, almeno - di maturazione.
"Sono affezionato a Roma!
"Uno dei miei più grandi amori per Roma
- ha, poi, confessato -
"è che essa ridimensiona chiunque... "

    In nessun'altra città, secondo il Presidente Scàlfaro, l'eredità di una storia di millenni è in grado di rendere piccolo chi crede di essere grande; ma senza traumi, senza clamore, quasi naturalmente. E' una potenza tanto "enorme" quanto "silenziosa" che non cessa mai di far sentire la propria voce.

"Forse l 'ho detto l'altra volta

- ha ancora ricordato -

"quando, passate le prime settimane,
"un collega eletto con me all'Assemblea Costituente,
"di qualche anno più maturo, mi disse: 'Andiamo ai Fori.'
"lo ho goduto di più a vedere le reazioni sue
"- era professore di filosofia - che non a guardare.
"Vedevo che faceva un passo e poi si fermava,
"guardava le pietre, pestava, quasi per averne certezza,
"con una serietà che era di uno spirito meditativo.
"Tu ci pensi...
"- diceva parlando con me, ma stava parlando da solo -
"'Tu ci pensi... Questa è la Via Sacra..!'
"Sembrava che le pietre si muovessero
"e che le voci venissero fuori.. "

Il Presidente Scàlfaro ha, poi, proseguito:

"Voi sembrate quelli che vanno cercando le cose vive
"che l'uomo, lasciando scendere la polvere,
"vuol far cadere nella dimenticanza
"e ridate la vita che hanno, perché venga fuori.
"E' una cosa splendida!
"Siete addetti, vorrei dire, ad una risurrezione di vita.
"lo credo che Roma vi ringrazi, quando vede questo amore,
"questa capacità di ridare vita e forza

E ancora,

"I tramonti di Roma, il sorgere del sole
"Le bellezze architettoniche,
"i millenni, il mecenatismo dei Papi
"Cosa non hanno fatto per l'arte e gli artisti!
"E' una cosa da rimanere senza respiro!"

    E' ciò che accadde al giovane Oscar Luigi Scàlfaro quando, senza conoscerla, entrò, per caso, nella Chiesa di S. Agostino, che offrì all'incanto dei suoi occhi e del suo cuore, in pochi minuti, le straordinarie bellezze delle opere di Raffaello, di Caravaggio, del Sansovino.

"Allora queste vostre cose, fatte benissimo, fanno risorgere,
"perché, quanti andranno, poi, a vedere quelle meraviglie,
"quanto raccoglieranno di ricchezza, di cultura!
"E la cultura, quando è assorbita bene,
"è civiltà, è umanesimo, è ricchezza di valori,
"fa diventare 'civis romanus' nel senso più elevato,
"della pienezza del diritto e della pienezza dell'umanità...
"Fate una grande cosa!"

Riferendosi al "Baiocco" del Gruppo dei Romanisti, il Capo dello Stato ha commentato:

"E' bello dire a un personaggio importante,
"un personaggio colto: 'Ti do la moneta più piccola'
"E' bello perché dà il metro dell'umiltà
"che I 'uomo che vale davvero e ha la U maiuscola, ha sempre,
"che lo scienziato vero ha sempre,
"che lo studioso vero ha sempre,
"che I 'uomo, anche investito di potere, deve avere sempre.
"E se non ce l'ha,
"è sufficiente che si muova la terra nelle Marche,
"per rimanere impotenti e fermarsi a dire:
"Che cosa conto ? Che cosa conto?
"La natura dà continuamente dei metri,
"ma anche le ricchezze dell'arte danno dei metri
"che servono perché, in questo mondo,
"dove sembra che ci siano crisi di valori,
"tutto questo, insieme, è per ricostruire.
"Da cittadino - ha così concluso - che da 52 anni ha l'onore
"di stare a Roma, vi dico un grande grazie!"

 


Indice

In copertina: MONTANI CARLO (Saluzzo 1868 - Roma 1936) -Veduta di Roma- (proprietà Ente Cassa di Risparmio di Roma)

Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scàlfaro incontra i Romanisti
MANLIO BARBERITO: Ritorno a Via Margutta
CARLA BENOCCI: Una festa barocca a Roma all'ombra del Re Sole ed una relazione sulla corte francese del Seicento.
LAURA BIANCINI: Roma all'ombra e Napoli senza sole.
CARLO CARDELLI: Manoscritto trovato su una bancarella.
LUIGI CECCARELLI: Non siamo curiosi, siamo imperturbabili.
FRANCO CECCOPIERI MARUFFI: Glorie romane di Pietro Berrettini.
MICHELE COCCIA: Zebedei e dintorni.
ANTONIO D'AMBROSIO: Il "Teatro d'Arte Rosati" ribalta tra mito e leggenda.
FILIPPO DELPINO: la "Fibula Prenestina" contesa fra due musei.
NICCOLÒ DEL RE: L'abolizione del modo per "acclamationem" nell'elezione papale ed i suoi precedenti.
MARIO ESCOBAR: Il museo del folclore e dei poeti romaneschi.
ANNE CHRISTINE FAITROP - PORTA: I Promessi Sposi.
GIULIANO FLORIDI: Jean Coste e il processo postumo contro Bonifacio VIII.
JORGEN BIRKEDAL HARTMANN: Testimonianze carnevalesche d'oltralpe.
RENATO LEFEVRE: 1819: Il viaggio a Roma del giornalista e patriota Giuseppe Compagnoni.
PIERLUIGI LOTTI: Palazzo Blumensthil.
GIULIANO MALIZIA: Un Papa e un Prete, uniti nella Santità e nel trionfo lungo le strade centrali di Roma.
UMBERTO MARIOTTI BIANCHI: Villa Montalto la ferrovia, l'uva e gli spinaci.
GIAN LUDOVICO MASETTI ZANNINI: Forze d Ercole, moresche e commedie.
LUCIANO MERLO: Due religiosi liguri a Roma Carlo Fea e Francesco Ferraironi.
OLIVIER MICHEL: Pietro Montenois, scultore francese dimenticato.
FRANCO ONORATI: Giuseppina Verdi, nata Strepponi, detta Peppina e le sue stagioni romane.
ARCANGELO PAGLIALUNGA: Dov' è sepolto il Palestrina ?
WILLY POCINO: Il Poeta della Fontana di Trevi.
ARMANDO RAVAGLIOLI: Antichi Romani al London Museum.
M. TERESA RUSSO BONADONNA: Fortune e disgrazie del Card. Maury.
RINALDO SANTINI: Roma e i Napoleonidi.
GIUSEPPE SCARFONE: Bocca della verità rivela il suo vero volto.
FRANCESCO SISINNI: Roma e il Giubileo.
ROMOLO AUGUSTO STACCIOLI: Il monumento più diffuso di Roma.
DONATO TAMBLÉ: Tutta Roma è e deve essere una galleria.
MARCELLO TEODONIO: Il restauro del monumento a Belli.
PAOLO TOURNON: Vicende del Palazzo Lepri in via de' Condotti.
PAOLO EMILIO TRASTULLI: Enrico Coleman a Caltagirone.
MARIO VERDONE :I "bramini" di Roma.
NELLO VIAN: Francesco Gabrieli islamista principe scrittore in caratteri romani.

Ricordo di Mozart a Roma
La Biblioteca di Massimo Pallottino (F. Delpino)

Ricordo di Stelvio Coggiatti (M. Barberito)
                Giorgio Birkedal Hartmann (M. Barberito)
                Nello Nobiloni (F. Guglielmi)

Finalini di GEMMA HARTMANN


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