LUCILIO CARTOCCI


Nato a Roma il 4 dicembre 1879 e battezzato nella chiesa di S. Nicola in Carcere, viene definito da Antonio Muñoz, che con lui aveva lavorato in occasione degli scavi della Domus Area nel 1911, un “autentico romano de Roma”.
Gli acquerelli di Cartocci sulla Domus Aurea furono riprodotti nelle tavole a colori della pubblicazione di Fritz Weege nel XXVIII volume dello Jahrbuch dell’Istituto Archeologico Tedesco.

Ed è ancora Antonio Muñoz che ci dà notizia di questo straordinario disegnatore: «Fu forse l’occasione delle copie delle pitture della Domus neroniana a determinare la vocazione di Lucilio Cartocci. Col Tabanelli che eseguiva le copie per le pubblicazioni di mons. Wilpert, con Maria Barosso, che copiava in modo insuperabile i dipinti della Villa pompeiana dei Misteri, Cartocci è stato uno dei pochi che hanno recato con l’arte loro un aiuto efficace alle pubblicazioni archeologiche.» Ed ancora Muñoz lo definisce «...uno dei più zelanti riproduttori della Roma che spariva...» poiché «...lo si poteva incontrare a tutte le ore del giorno col suo album di disegni e col suo cavalletto, intento a ritrarre strade, vicoli, case, portoni e fontanelle, scegliendo sempre il punto di vista più adatto e artisticamente più gradevole. Agli altri artisti bisognava assegnare il tema; Cartocci invece lo sceglieva da sé, e indovinava sempre ciò che più interessava.» Egli morì a Roma il 29 luglio 1952.

Le opere di questo artista - disegni, acquerelli e olii - sono conservate in parte al Museo di Roma Palazzo Braschi e in parte fra i suoi eredi che hanno gentilmente dato un contributo alla conoscenza di questo uomo straordinario che ci ha lasciato traccia indelebile di quella Roma che non c’è più.